Freddo, guerra, il cappotto che non c’è, la fame… ma che Natale è?

"Mi piacerebbe avere un piccolo puzzle che rappresenti la Tour Eiffel, papà mi parla spesso della sua infanzia in Francia e io amo i puzzle. Adoro costruire l’immagine e poi vedere il risultato, come se con il mio lavoro mi fossi guadagnato il diritto di ammirare la fotografia." Immagine generata con sistema di intelligenza artificiale Bing Image Creator

di Riccardo Russo, B.Liver

Il B.Liver Riccardo ha scritto una lettera a Babbo Natale un po' diversa dal solito: è infatti Robert a parlare, reduce da una sanguinosa guerra scoppiata quest'anno. 

Robert ha una lettera per Babbo Natale diversa dal solito

Caro Babbo Natale,

Sono Robert e ho dieci anni. Quest’anno avrei una lista diversa dal solito.

Vorrei un cappotto spesso per proteggermi dal freddo pungente dell’inverno. So quanto le notti possano diventare molto fredde e un cappotto nuovo mi aiuterebbe molto.

Mi piacerebbe anche ricevere un paio di scarpe robuste. Le strade qui sono spesso ghiacciate e le mie scarpe sono consumate. Un nuovo paio mi aiuterebbe a camminare meglio.

Vorrei anche avere un passatempo tutto mio, mi piacerebbe avere un piccolo puzzle che rappresenti la Tour Eiffel, papà mi parla spesso della sua infanzia in Francia e io amo i puzzle. Adoro costruire l’immagine e poi vedere il risultato, come se con il mio lavoro mi fossi guadagnato il diritto di ammirare la fotografia.

Sai cosa stavo pensando, Babbo Natale? Quest’anno è diverso.

Ti vorrei chiedere anche del cibo, visto che papà ormai non può più andare a lavorare e siamo obbligati a stare in casa aspettando il buono per ottenere la nostra razione, che spesso è insufficiente. Quest’anno non potrò lasciarti latte e biscotti sotto la porta.

Quest’anno è scoppiata una sanguinosa guerra che continua a mietere vittime

Babbo Natale, voglio dirti la verità: quando è scoppiata la guerra io ero contento, attratto da quella novità. Mi piaceva l’idea che papà restasse a casa con me e la mamma e che ascoltassimo insieme i bollettini delle battaglie alla radio, come se fossero partite di calcio. Credevo che i nostri soldati fossero più forti e che avremmo vinto senza problemi.

Passarono giorni, settimane, mesi. Mamma voleva prendere il treno per la Russia, ma papà si rifiutava. Una sera allora preparò la valigia di corsa e mi portò con sé alla stazione, camminammo per ore nel freddo. Fu allora che iniziai a desiderare un cappotto nuovo, Babbo Natale. Ma alla stazione i treni erano stati tutti bloccati, così tornammo a casa. La mattina dopo vidi i primi soldati nemici che marciavano ordinati per le strade del paese. Li guardavo affascinato, ma papà mi mise subito in guardia.

Caro Babbo Natale, in questo momento vorrei solo una coperta spessa, che mi riscaldi e mi protegga dal resto del mondo. Stamattina la gente del paese ha tentato di cacciare i soldati con le camicie beige e le fasce al braccio, attaccando di sorpresa. La mattinata è stata un susseguirsi di spari dalla piazza centrale, fino a mezzogiorno, poi è tornato il silenzio. Papà è uscito per vedere cosa fosse successo, ma non è ancora rientrato. Dalle tre del pomeriggio i soldati hanno iniziato a bussare porta per porta e gli spari sono ricominciati. Mamma mi ha detto di nascondermi sotto il letto e di aspettare lì.

Caro Babbo Natale, sono immerso nel buio, ho bisogno di una candela per vedere il foglio e il silenzio avvolge la stanza in cui mi nascondo; i miei genitori sono fuori da molto e sto cominciando a provare una leggera sensazione di solitudine: per questo ti scrivo.

Qual è il vero significato del Natale?

Qual è il vero significato del Natale? Ricordo quando la vivevo come una festa piena di felicità e gioia, frutto di racconti e fiabe provenienti da altre epoche, da altri Natali, ricordi che ormai si stanno annebbiando nella memoria. In questo momento di riflessione voglio dirti che oggi sei stato l’unico raggio di speranza che non mi abbandonerà mai.

Babbo Natale, grazie per avermi ascoltato, spero che tu riesca lo stesso ad arrivare, nonostante il disordine che regna in paese.

Con gratitudine,

Robert.

“Caro Babbo Natale, in questo momento vorrei solo una coperta spessa, che mi riscaldi e mi protegga dal resto del mondo.”

– Robert