Ho Scelto Di Vivere Leggera E Libera Senza Odiare

La scelta di non odiare e di essere libera. Ho scelto di respirare. Non voglio più soffocare o farmi soffocare.

Di Francesca Filardi

Ci si trova costantemente alla ricerca di un nemico. Da sempre e in ogni ambito: da bambini, quando la colpa era dell’amico pestifero che ci aveva rubato il giocattolo; da adolescenti, quando l’insegnante ci giudicava insufficienti, il genitore ci dava una punizione e la più bella della classe ci «rubava» il ragazzo; e, ancora, da adulti, è diventato il collega del nostro ufficio o il capo, il partner che ci ha traditi. La storia stessa ci ha da sempre insegnato che le guerre si fanno tra nemici.

L’odio ha contraddistinto intere epoche senza mai estinguersi, i sensi di colpa e il desiderio di autopunizione hanno portato spesso a invertire la rotta, dirigendolo verso se stessi.

È Possibile Vivere Senza Odio?

Ma sono possibili una storia e una vita senza odio? Quando ci viene diagnosticata una malattia con chi me la potrò prendere? Con gli errori dei dottori, la mia scarsa prevenzione o il mio non amor proprio? Quanto mi guarisce odiare? L’odio non può essere la mia medicina.

Appena mi è stato detto che il mio era, un grave e, vero e proprio, problema di salute, la soluzione più facile era dare colpe: esterne o interne. Ma quanto questo mi faceva stare meglio? Sentirsi i capri espiatori della propria esistenza, di un complotto giocato contro di noi non aiuta affatto, se non a stare peggio. Ti alleggerisce di un peso che in realtà ti rende schiavo di un legame ancora più pesante e persistente. E allora, poi, con chi me la potrò prendere, quando vedo che neanche questo gioca a mio favore, se non a buttarmi ancora più giù, più di quanto non sia arrivata con la stessa patologia?

Ho Scelto Di Non Odiare

Si può tornare indietro e non far sbagliare il dottore, essere più preventivi o amarsi di più? La risposta sarà sempre «no» e, allora, forse, l’odio non porta solo a vivere di rimpianti e a rimanere indietro?

Io voglio andare avanti, non voglio essere la colpa di nessuno, neanche di me stessa. È vero, è successo a te e non all’altro, sta rovinando la tua vita e non quella di qualcun altro, ti sta togliendo tutto, ti fa fare molteplici sacrifici. Ma c’è una cosa che non si può cancellare: la possibilità di scegliere. Così, anche la più resistente catena può essere rotta, la più dannosa relazione può essere sciolta. Anche chi si sente impotente, chiuso in gabbia e vittima di un sistema, con l’odio, non fa altro che alimentare la sua situazione. La scelta di non odiare, libera. Libera dai rimpianti, dai pesi e dai legami che sono la sofferenza più dolorosa.

Vedo e riconosco la mia malattia, la mia più grande nemica e ci combatto ogni giorno ma senza provare solo tanta rabbia e colpevolizzando me stessa e il mondo attorno a me. Il vero gladiatore è capace di sconfiggere il nemico, non perché è spinto dall’odio, ma dalla voglia di lottare e combattere. Non esistono prede e vittime, conquistatori e padroni, ma solo persone che scelgono. Anche quando ti sembra di non aver scelte.

Ho scelto di respirare. Quel respiro che esiste anche per chi non ha più fiato. Non voglio più soffocare o farmi soffocare. Ho scelto di non odiare.