Di Eleonora Prinelli
Una ragazza di 15 anni si siede ogni giorno davanti al Parlamento svedese con un cartello scritto a mano: in sciopero scolastico contro il cambiamento climatico . A chi le chiede cosa stia facendo risponde: «Faccio sciopero. Lo faccio perché gli adulti stanno sputando sul mio futuro». Già, perché studiare per costruirsi un futuro, se gli adulti non fanno nulla per garantirglielo? I fatti sembrano non contare più nulla, dal momento che i politici e le istituzioni non ascoltano i numeri riportati dagli scienziati sul surriscaldamento globale.
Così Greta Thunberg ha deciso di scioperare davanti al Parlamento del proprio Paese, fino al 9 settembre, giorno delle elezioni svedesi, allo scopo di incitare i politici ad agire contro l’aumento incessante delle temperature. L’estate appena trascorsa è stata tra le più calde degli ultimi duecento anni in Svezia. È evidente che non ci sia più tempo. Bisogna agire subito, e chi dovrebbero essere i primi a farlo, se non chi ci governa? Immagino i commenti sui social: «dovrebbe andare a scuola invece che perdere tempo in giro», «Cosa non si fa pur di bigiare» e «Sarà stata incitata dai genitori». Intanto però siamo qui a parlarne, no? Ciò che questa giovanissima ragazza ha fatto, possiede un enorme valore sociale. Ha deciso di agire, di compiere un gesto simbolico, che tuttavia è arrivato fino a qui dalla lontana Svezia. Se anche la notizia fosse stata falsa a questo punto non importerebbe, perché ciò che conta è l’effetto che ha prodotto e il dibattito che ha scatenato. In ogni caso, il fatto che una ragazza di 15 anni si sia piazzata da sola per strada a scioperare, rappresenta una grande forma di protesta personale, molto diversa dalla mera condivisione di un pensiero sui social (a far quello son bravi tutti). E poi, come sostiene un professore di Greta che ha deciso di sostenerla nella causa, «Stiamo andando a tutta velocità verso una catastrofe e in questa situazione l’unica cosa ragionevole da fare è essere irragionevoli».
Una volta concluse le elezioni svedesi, e senza successo dei Verdi, che hanno ottenuto solo il 4,3% dei voti, Greta ha deciso di proseguire la protesta istituendo i così detti Fridays for future . Uno sciopero più «soft», che si tiene solo di venerdì e che serve a ricordare che la lotta contro l’indifferenza politica deve continuare.
Con l’hashtag #fridaysforfuture dal suo profilo twitter esorta tutti noi a scioperare perché si attuino leggi severe per ridurre al minimo le emissioni, e sono in molti coloro che hanno iniziato a supportarti e a seguire il suo esempio in tutta Europa.
La notizia ha davvero fatto il giro del mondo, su moltissime testate locali e internazionali. Greta è stata intervistata dal Guardian e dalle tv svedesi; ha ottenuto il supporto di giganti della sostenibilità come Greenpeace e Lifegate. Insomma, Greta ha sbalordito tutti. Ha fatto qualcosa che non ci si sarebbe mai aspettati da una ragazzina di 15 anni e ha sbattuto la realtà in faccia al mondo degli adulti. Ci vuole coraggio, certo. E infatti le sono grata, perché dopotutto lo sta facendo anche per ognuno di noi. Il futuro è di tutti, come lo è il pianeta in cui viviamo e per questo dobbiamo imparare a prendercene cura una volta per sempre. È un impegno che non possiamo più rimandare.
Immagine in evidenza presa da: www.nonsprecare.org