Cosa significa essere geometra

Ecco la risposta di Alessandro Pedrani, geometra capo cantiere del nuovo progetto immobiliare nòvAmpére !

C’era una bella giornata di sole quando abbiamo incontrato il Geometra Alessandro Pedrani. Ci troviamo nel cantiere del progetto immobiliare “nòvAmpére”, in Via Ampere 56 a Milano in zona Città Studi, realizzato dalle imprese Rusconi, Mangiavacchi, Pedercini e Gestimm

Al nostro arrivo, Alessandro ci accoglie con un sorriso, di quelli che ti mettono subito a tuo agio.

Qui a nòvAmpére è capocantiere, ma ancor prima è geometra con oltre venti anni d’esperienza nel settore, una solida “pietra d’angolo” su cui fare affidamento, una garanzia insomma.

Ha imparato il mestiere da Fernando Vavassori, capocantiere dal carattere forte, un po’ burbero, uomo intransigente e dalla testa dura ma estremamente competente e sempre con un occhio all’andamento generale dei lavori.

Di lui conserva un bel ricordo, gli ha insegnato tutto, dal tracciamento dei muri alla gestione degli operai in cantiere, gestione in cui è fondamentale non creare attriti tra le varie squadre di operai e dove il capocantiere deve saper scendere a compromessi, fare da mediatore ma sempre mantenendo il polso fermo, per evitare interferenze nei lavori di ciascuna squadra a vantaggio del risultato finale e del ritmo di completamento dell’opera.

Questo lavoro l’ha visto crescere.   

Racconta dei suoi anni indietro, ai tempi in cui si lavorava basandosi su conoscenze acquisite empiricamente, quando la sicurezza non era ancora un punto cardine nella gestione dei lavori e quando non si lavorava d’inverno per via della sensibilità dei materiali alle temperature.
Da allora sono cambiate le tecnologie, le tecniche sono evolute ed i materiali rendono possibili lavorazioni che prima non era possibile eseguire.

Ci sono stati cambiamenti importanti per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni del personale e adesso ogni movimentazione in cantiere non è eseguita se non prima di aver preso tutte le dovute precauzioni sulla sicurezza dei lavoratori.

Nella sua lunga carriera, Alessandro ha preso parte a molte opere di costruzione di assoluto pregio.

Per esempio, la villa di lusso nel comasco, tra le altre. Ma il cantiere nòvAmpére, in cui lavora da circa sette mesi, è quella di cui parla con più vanto, per le soluzioni tecniche utilizzate e che sono attualmente il non plus ultra nel settore dell’edilizia.

Prima di congedarci ci racconta un aneddoto, di quelli che ricorda sorridendo, di quando un operaio, un ragazzo alle prime armi, si è trovato a dover sciogliere un nodo al cavo di alimentazione dell’attrezzo con cui stava lavorando, convinto dal suo caposquadra che fosse quella la causa del malfunzionamento.

La verità? Gli avevano semplicemente staccato la corrente!

Ringraziamo Alessandro dell’intervista che chiudiamo chiedendogli cosa ci vuole per essere un buon geometra: polso duro e urlare tanto!