La posta del Bullone

di Giancarlo Perego, B.Liver

Tre lettere, tre storie B.Liver. Ore di riflessione, un pensiero quasi fisso. Non c’è altro modo per capire gli altri che ascoltare, entrare in sintonia, connettersi. Stare lì anche quando le parole fanno male. Non girarsi, non andarsene. Così anche voi, cari lettori del Bullone, leggete queste lettere dei B.Liver o delle mamme dei B.Liver. Una lettura che vi spingerà a una esperienza forte, unica.

Capire che quello che ci propinano i media, Tv e giornali, sono notizie lontane dalla quotidianità. Sì, certo, migrazione e sanità, sono un problema da risolvere, ma la carica, l’entusiasmo per affrontare situazioni difficili s’imparano da chi li affronta tutti i giorni, ogni giorno dell’anno, per anni, nel nostro caso.

Non solo ragionamenti, ma tanto, tanto cuore. L’esperienza dell’adozione chissà che cosa nasconde, se Denise, pur essendo amatissima dalla sua famiglia, vuole abbracciare la sua mamma naturale. Un pensiero fisso, che alcune volte riaffiora con violenza.

E la storia d’amore di Arianna, che ha messo l’Amore sopra tutto. Anche sopra tabù e pregiudizi. Fantastica ragazza che vorrei abbracciare tutti i giorni.

Anche la storia di questa mamma B.Liver che con coraggio ha preso una decisione difficile. Condivido la sua scelta perché la vita ne vale la pena. Sempre.

Gioie e dolori invisibili. Dovremmo avere più attenzione verso gli altri, perché non sappiamo mai che cos’hanno nel cuore. Sorrisi e cicatrici. Ferite sempre aperte… Ognuno di noi, tutti indistintamente, siamo accompagnati da invisibili sofferenze.