
di Liceo Giovanni Cotta, Legnago
Un piccolo gesto è quella scintilla in grado di accendere il falò interiore di ogni persona a cui viene dedicato. È fondamentale per l’uomo sentirsi parte di una buona azione come gli è fondamentale l’ossigeno. Uno dei piccoli gesti più semplici e comuni che io avessi mai potuto compiere è stato un semplice “È tutto a posto?”.
“Uno dei piccoli gesti più semplici e comuni che io avessi mai potuto compiere è stato un semplice “È tutto a posto?”.
Mi trovavo nei bagni della mia scuola quando mi parve di aver sentito una ragazza piangere in modo soffocato. Non l’avevo mai vista prima, ma mi sembrava d’obbligo rivolgerle una piccola attenzione per dimostrare solidarietà nei suoi confronti. Inizialmente avevo paura che fosse esagerato chiederlo, ma lei mi rispose semplicemente scrollando la testa.

Nei suoi panni mi avrebbe fatto piacere che qualcuno si fosse preoccupato per me, quindi senza tanti ripensamenti mi avvicinai e la abbracciai forte. Ho pensato che avrebbe potuto aiutarla e ho agito di conseguenza poiché come essere umano sento di potermi rispecchiare anche nel dolore altrui e nella solitudine in cui ci si può ritrovare.
Ad oggi non so se ciò che ho fatto sia stato veramente utile al suo stato d’animo, ma penso che sia fondamentale almeno tentare di svolgere una buona azione al fine di sentirsi ogni tanto un po’ più in pace con sé stessi e felici di aver provato ad aiutare il cuore qualcuno.

Soffrire da soli è terribilmente pesante e uno sguardo a volte, anche se non guarisce, è un salvagente che può tenere a galla l’altra. È un dovere che riguarda ogni essere umano: “lanciare” la comprensione come corda per restare attaccati alla vita e apprezzarla con tutte le sue onde, a volte anche alte. Stiamo a galla insieme.
“lanciare” la comprensione come corda per restare attaccati alla vita e apprezzarla con tutte le sue onde, a volte anche alte. Stiamo a galla insieme.”