
I monologhi del Bullone è la nuova rubrica del giornale nata per fare emergere il bisogno di «tirar fuori» argomenti nascosti dentro di noi. Andrea Volonghi fa parte del progetto Metamorfosi, promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Arnoldo Mosca Mondadori. Andrea è detenuto al Carcere di Opera e questo testo nasce dalla sua esperienza autentica di «spaccabarche». Il suo lavoro è di smontare i barconi dei migranti trasportati da Lampedusa al Carcere di Opera, che vengono poi trasformarti dallo stesso Andrea e da altre quattro persone detenute, in collaborazione con i mastri liutai che operano all’interno della casa di reclusione. Questo monologo verrà presentato a Teatro dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti ed è presentato qui al Bullone per la prima volta. Per approfondire: casaspiritoarti.it
Lo spaccabarche – Parte 1: il passato
Najah: Dove sono? Cosa succederà? Ho paura! Di nuovo quel braccio d’acciaio ha preso le mie compagne. Dove sono finite? Nel fuoco? E dove se no! Non c’è altro destino per noi «carrette del mare», siamo RIFIUTI ora e per di più SPECIALI.
Ma non è sempre stato così… Un tempo… ero utile, ero preziosa, ero curata. Ero amata..
Ero una guerriera del mare. Col mio capitano partivo alla luce delle stelle per stendere le mie braccia di rete. Al largo, pian piano, il sole sorgeva riflettendosi sui miei fianchi colorati, sinuosi…
Avete mai fatto caso che la maggior parte di noi porta nomi di donna? Siamo belle, diamo cibo e facciamo sognare gli uomini. Li culliamo sulle onde, li proteggiamo nelle tempeste a costo della vita…
Sì! Siamo femmine e fiere!
Proprio come un’amante tradita, un giorno il mio capitano mi ha venduta. All’inizio non capivo…ma poi.. purtroppo ho avuto modo di farlo…
È notte, quanta gente… Ma io sono sola… non vorranno…?
Fermi! Fermi! Siete troppi!
Piano! Per favore. Mi fate male!
Mi stanno tirando.. Ma dove volete portarmi? Dove stiamo andando?
Lo spaccabarche – Parte 2: il viaggio
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