La mia libertà finisce dove inizia la libertà dell’altro. Essere liberi di essere sé stessi è a volte un privilegio sottovalutato.
di Assil Kandil
La libertà è la condizione di chi non subisce costrizioni o impedimenti: è la possibilità di agire in modo autonomo. Spesso non ci accorgiamo del suo valore: la consideriamo basilare, come qualcosa di scontato, non ci rendiamo neanche conto di quanto sarebbe difficile vivere senza, quando in realtà è la cosa più preziosa che abbiamo.
È ciò per cui dovremmo sempre combattere, che non dovremmo farci togliere mai da nessuno, in nessuna condizione.
Basta studiare un po’ di storia per capire quanto la libertà non sia per nulla scontata. Per secoli è stata negata a schiavi; alle donne, alle minoranze religiose ed etniche; a chiunque non rientrasse negli standard della società del tempo.
Tutti, almeno una volta, avremo sentito dire che la nostra libertà finisce dove inizia la libertà degli altri.
Essere liberti di esprimersi

Questa frase, per quanto possa sembrare una frase fatta o scontata, descrive perfettamente il comportamento che ognuno di noi dovrebbe seguire in qualsiasi tipo di convivenza. Si parla spesso di questo, per esempio, per quanto riguarda la convivenza tra due popoli diversi. Oggigiorno il fenomeno dell’immigrazione è davvero frequente nei Paesi occidentali, ed erroneamente molti pensano che il popolo che immigra, essendo ospitato da un’altra nazione, non debba avere uguale libertà di espressione, non possa cioè, vivere troppo liberamente la propria cultura. Quest’ultima viene infatti vista come un pericolo, come qualcosa di sconosciuto da cui proteggersi. Anche in questo caso, invece, dovrebbe esserci una convivenza in cui ognuno sia libero di esprimere la propria cultura e il proprio credo, senza ovviamente mai limitare la libertà degli altri.
Lo stesso meccanismo deve essere attuato nella convivenza con le altre persone. Può succederci di intraprendere relazioni che possono essere di varia natura. In cui la propria libertà viene limitata dall’altra persona. Spesso queste relazioni non ci fanno accorge di quanto la situazione sia preoccupante; perché la propria visione viene totalmente distorta dall’oppressore. Per esempio quando la libertà di scelta di un figlio viene totalmente limitata da un genitore.
È giusto aiutarlo, soprattutto se molto giovane, in alcune scelte, ma non bisogna assolutamente imporsi su di lui. Un altro caso in cui avviene lo stesso fenomeno è nelle relazioni di tipo sentimentale, in cui uno dei due limita la libertà dell’altro. In queste situazioni la visione della persona oppressa viene offuscata dai sentimenti che prova. Bisogna stare molto attenti a questo tipo di relazioni e cercare di uscirne il prima possibile.
La libertà rispetto al passato

In tutte queste situazioni l’oppressore giustifica il suo gesto dicendo di farlo per amore o per il bene dell’altro. Non c’è mai nessun motivo valido per il quale a una persona venga tolta la propria libertà.
Nonostante oggi, nel mondo occidentale, ci sia molta più libertà rispetto al passato, ci sono ancora numerosi progressi da raggiungere. Basti pensare al fatto che ancora troppo spesso si ritiene di essere nella posizione di poter impedire l’amore tra due persone dello stesso sesso.
Bisognerebbe arrivare a una società in cui ognuno sia libero di esprimere sé stesso, i propri pensieri e le proprie scelte, senza dover essere limitato da qualcun’altro. Coloro che ci hanno preceduto nella storia hanno lottato duramente per ottenere le libertà e i diritti di cui noi godiamo oggi. Proprio per questo non dobbiamo smettere di combattere per permettere a tutti di avere la propria libertà.