Giornale cartaceo o web? Tra pagine e articoli

Jorge Franganillo
Jorge Franganillo

Giornale cartaceo o web, meglio valutare il peso e la posizione e l’importanza di un articolo inserito nel giornale e guardare le pagine pubblicitarie.

di Antonio Troiano

Sporcarsi le mani con l’inchiostro. I polpastrelli anneriti. Voltare le pagine lentamente e sentire il foglio che plana. Imparare qualcosa di nuovo. Valutare il peso e la posizione; l’importanza di un articolo inserito nel timone del giornale. Guardare le pagine pubblicitarie. Per poi sfilare una sezione del giornale e ritagliare un articolo. Mettere il ritaglio in un libro, in una busta, una cartellina. Infatti tutti questi non sono gesti romantici, antichi. Sono i gesti attraverso i quali assimiliamo notizie e comprendiamo il mondo, attiviamo i processi di acquisizione e di riflessione.

I giornali di carta sono uno straordinario strumento per continuare a pensare, a ragionare. Allenare la mente. E al tempo stesso sviluppare senso dell’organizzazione, avere gerarchie, fare ordine. Provate a chiedere a un caporedattore come pensa alle sue pagine, provate a chiederlo al Direttore del Bullone, Giancarlo Perego, che per anni è stato uno straordinario capo della Cronaca di Milano del Corriere. Poche regole, ma molto chiare: qual è il pezzo più importante, quante righe, quante foto, collocazione: apertura, spalla, taglio. Pochi minuti e la griglia è pronta, strutturata, solida.

I giornali ci aiutano a crescere. Infatti selezionano i contenuti e ce li forniscono chiari e ordinati. Ma i giornali sanno anche porre domande. Ci fanno riflettere. Ci costringono a riflettere. Infatti i nostri pensieri e il nostro cuore in questi giorni sono con il popolo ucraino. Kiev, Leopoli, Mariupol… vediamo il mondo sgretolarsi in diretta. Una tragedia. Perdiamo certezze e convinzioni. Abbiamo bisogno di capire, i giornali e i giornalisti provano a fare questo. Ed ecco allora la grande differenza tra il giornale di carta e il web. Provate a confrontare un giornale online e un giornale tradizionale.   

Il mondo digitale, i siti di informazione, sono strumenti meravigliosi. Hanno reso tante cose più semplici e a disposizione di tutti. Ci offrono in tempi strettissimi tutti gli aggiornamenti. Una fotografia del mondo in continuo aggiornamento. Gran parte delle informazioni passano dai social network, Instagram su tutto. Lo utilizza il 96 per cento dei ragazzi che hanno risposto al sondaggio del Bullone e ScuolaZoo.

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Cartaceo vs Web

A questi ragazzi dico bravi. Usate il web, consultatelo, cercate notizie, dati, informazioni. Il web è una fonte straordinaria di informazioni. Ma attenzione, il web non ha regole. Il web non sceglie ma bisogna saper scegliere. È acritico, nella vita non bisogna mai smettere di porsi domande, essere «critici», anche con se stessi. Il web uniforma e omologa tutto, noi siamo tutti diversi. Tutti. La ricchezza del mondo è la diversità.

Il web non organizza, non gerarchizza, non da scale di valori. Il web mette in fila, in un flusso continuo, senza interruzioni, in cui ad un certo punto la notizia più importante è il gol di un giocatore, un rigore sbagliato, e dieci minuti dopo una bomba che esplode, gente che muore. Nella stessa posizione, con gli stessi caratteri e la stessa dimensione. Lo stesso impatto. Come un’intervista a un attore di soap opera ha la stessa rilevanza di una intervista a un premio Nobel. È veramente questo quello che vogliamo? Per forza tutto deve essere uguale? Gli affetti sono tutti uguali, ciò che viviamo è tutto uguale? No non lo è.

Infatti bisogna saper distinguere e prendere posizione. Sono processi lunghi non facili. Poichè la vita è piena di bivi e difficoltà. In questo ci aiutano lo studio, le letture, le esperienze, i viaggi, le amicizie, le persone che incontriamo. Infatti tutto serve per diventare persone mature, con uno spiccato senso critico. Ecco, in questo percorso di crescita, il giornale è un alleato, un amico, un compagno di viaggio. Il vostro compagno di viaggio. Discreto e silenzioso. Ci aiuta a capire il mondo in cui viviamo. Organizza, valuta, rappresenta. I giornali – soprattutto quelli di carta – sono meravigliose finestre spalancate sul mondo. Alcune più grandi, altre meno, secondo l’importanza. Ma sono tutte finestre da cui guardare il mondo reale.

I giornali hanno una peculiarità, sono utili anche dopo essere stati letti. Non si buttano mai. Perché? Vi risponde mia figlia Laura: «Io con i giornali ci faccio la carta pesta, è divertente; uso i fogli di giornale per la gabbia dei canarini, mio fratello per quella dei criceti, mia nonna Bruna ci accende il fuoco in campagna, mio zio ci lava e pulisce i vetri, vengono benissimo; l’altro giorno ho visto una vetrina di un negozio tappezzata di giornali, stavano facendo dei lavori… potremmo andare avanti per pagine e pagine… se volete continuate voi, qui sul giornale di carta…». Buon giornale di carta a tutti.