Il Bullone vuole la Pace. Ucraina ma non solo

Il Bullone vuole la pace. La guerra in Ucraina ma non solo, non dimentichiamo i centinaia di conflitti che ogni giorno mietono migliaia di vittime.

di Giancarlo Perego

Lo scontro Ucraina-Russia ha spinto Il Bullone a una riunione di redazione sulla guerra e sui confini “caldi” nel mondo. Per questo abbiamo affidato l’incarico all’inviato del Corriere della Sera, Francesco Battistini, che ha trascorso 45 giorni a Kiev, per parlare di quello che stava accadendo. 

Il racconto di Battistini, professionista dell’informazione e testimone diretto dei fatti, ci ha aiutato a capire e a tradurre gli avvenimenti in corso, anche se il percorso per decifrare la realtà è lungo e complesso per i numerosi interessi in campo. Innanzitutto i dati. Abbiamo ricostruito una mappa dei conflitti più importanti nel mondo attraverso le informazioni dell’UNHCR. E poi con un’intervista a Filippo Grandi, Alto Commissario per i rifugiati dell’Onu, nel tentativo di vedere le guerre attraverso lo sguardo dei profughi.

Foto Adnkronos
Foto Adnkronos

Il Bullone vuole la pace, non solo Ucraina

Milioni di persone che si spostano nel mondo per non morire sotto le bombe, milioni di persone che si spostano per non morire di fame. Come quello che sta accadendo in Ucraina oggi. Ma nella riunione di redazione i ragazzi B.Liver sono andati oltre. Non solo i confini tra Stati, ma anche i confini tra gli uomini.

Tra chi è sano e chi è malato, chi abita in periferia e chi in centro, chi è in carcere e chi no, i confini della pelle, di chi è Asperger e tanto altro. Insomma, non solo Ucraina. La sofferenza, le ingiustizie, i pregiudizi, l’intolleranza per poi arrivare alla semplificazione di lanciare le bombe, rappresentano l’incapacità dell’Uomo a un vivere civile. Il Bullone vuole la Pace, ovunque e subito. Voi direte: «ma tutti vogliono la Pace». Il dibattito che si è aperto in questi giorni è sulle ragioni dell’invasione di Putin, sugli attacchi di anni fa degli ucraini al Donbass, sulla centrale nucleare a rischio. Mille fatti, mille ragioni.

Peace Ucraina
Peace Ucraina

Basta Zelenski, basta Putin

Bisogna fermare le bocce e dire: che cosa è successo? Perché ne parliamo in tutto il mondo? Perché c’è stata un’invasione, perché muoiono i civili, le donne e i bambini, perché le case vengono bombardate. Per questo diciamo: basta! Basta Zelenski, basta Putin. Dialogate, dialogate, dialogate: ci saranno punti in comune. Scrive Lev Dodin, grande regista teatrale russo e direttore del Malyj Teathre: «La misericordia, la compassione e l’empatia non sono soggette alla volontà degli Stati e dei politici. È impossibile dettare alla gente quando e per chi deve avere paura, quando e per chi deve avere pietà. Attualmente, nessuno Stato ha imparato a comandare i sentimenti degli uomini. La missione dell’arte e della cultura è sempre stata ed è ancora, soprattutto dopo tutti gli orrori del XX secolo, quella di insegnare agli uomini a prendere le disgrazie degli altri come proprie, a capire che non c’è una sola idea, anche la più grande e la più bella, che valga una vita umana». Possiamo già dire oggi: ancora una volta la cultura e l’arte hanno fallito la loro missione? È il momento di rigirare l’Uomo.