Io Ci Credo, le detenute-attrici raccontano chi era Chanel

La storia delle detenute-attrici che fanno del teatro un momento di rieducazione. Con Io ci credo portano in scena la vita di Coco Chanel.

di Massimo Mosconi

Una bambina nata in povertà e abbandonata pochi anni dopo in un orfanotrofio, senza alcuna prospettiva per il futuro. Una bambina che, crescendo, ha dovuto lottare per affermarsi, in un mondo che sembrava non volerla. Una donna che, grazie alla sua forte personalità, è riuscita a conquistare le luci della ribalta, scalando una vetta dopo l’altra, nel nome di una femminilità rivoluzionaria.

Stiamo parlando di Coco Chanel icona intramontabile della moda e di uno stile che da Parigi ha conquistato il mondo. Una donna geniale e coraggiosa, determinata, la cui storia diventa lo specchio della storia di tante altre donne che hanno dimostrato resilienza nella vita; «Chanel» di una Milano contemporanea, che con grande forza hanno resistito agli urti dell’esistenza.

Io Ci Credo in scena il 6 e il 7 novembre 2021

Io Ci Credo, è un progetto teatrale ispirato proprio alla vita di Coco Chanel. Un progetto nato da un’idea della regista friulana Giulia Gennaro e di Elena Pilan, attrice e autrice teatrale, attualmente detenuta presso la Seconda Casa di Reclusione Milano Bollate, unica detenuta in Italia ad essere ammessa al lavoro esterno al carcere, come lavoratrice dello spettacolo. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Ebano Onlus, dal 2014 diretta da Michelangela Barbarealtà milanese che sostiene donne in stato di difficoltà, vittime di maltrattamenti o in stato di detenzione per fornire loro assistenza e promuoverne il reinserimento sociale – è nato un laboratorio di counseling a mediazione teatrale condotto da Giulia Gennaro.

La regista ha coinvolto alcune ragazze accolte e sostenute dall’associazione e protagoniste di vite travagliate, e le ha guidate in un percorso. Tutte hanno dimostrato passione e impegno durante l’intero lavoro, cimentandosi in un tipo di recitazione introspettiva che le ha portate a raccontare le loro esperienze con estrema generosità. Lo scopo del progetto Io Ci Credo è promuovere la loro inclusione sociale, ma anche portare, grazie a questa rappresentazione, sempre più cittadini a riflettere sulla necessità di eliminare discriminazioni e pregiudizi, che spesso complicano o addirittura scoraggiano un potenziale reinserimento dei soggetti che hanno alle spalle un passato difficile. Non solo, altro obiettivo fondamentale è sottolineare la possibilità e il diritto di chiedere aiuto a tutti coloro che si trovano in stato di bisogno e far conoscere sempre meglio le realtà milanesi che si occupano di assistenza. La messa in scena di Io Ci Credo è prevista per il 6 e 7 novembre 2021 presso la Fabbrica del Vapore di Milano.

Dove prenotarsi

Poiché lo spettacolo è totalmente non profit e quindi l’ingresso sarà aperto al pubblico gratuitamente, invitiamo i lettori a sostenere il progetto partecipando al crowdfunding dedicato sul sito di Produzioni dal Basso: https://sostieni.link/29704I fondi permetteranno di sostenere le spese vive di realizzazione: l’affitto di spazi per le prove e la messa in scena, la stampa e la distribuzione delle locandine, il noleggio di attrezzature tecniche, l’acquisto di materiali per la scenografia, oltre al coinvolgimento di alcuni professionisti necessari alla riuscita dell’evento. Per maggiori info: gennarogiulia@libero.it

Prenotazioni info: https://www.eventbrite.it/e/171779706727                             

https://www.eventbrite.it/e/180762965897