Disagi che solo le ragazze basse possono capire

Di Ada Andrea Baldovin

Cari amici del CHE BLOG ! da quanto tempo. É iniziato l’anno nuovo e io sono ancora qui a lamentarmi della vita, della gente, di tutto.

In questa puntata di Cose per cui essere indignati, volevo parlarvi di un tabù storico, uno stigma di cui nessuno parla facendo finta che non esista: I PROBLEMI NELL’ESSERE DELLE PERSONE BASSE !

Modestamente ho dei master a riguardo presi all’università della vita, dal momento che madre natura (mia madre) mi ha fatta a sua immagine e somiglianza, ovvero due mele o poco più, che tradotto sono per 153 cm.

Come già è successo per l’articolo “I DISAGI CHE SOLO CHI PORTA GLI OCCHIALI PUÓ CAPIRE”, anche quest’oggi mi voglio far portavoce dei disagi provati ogni giorno da noi ragazze alte quanto un pigmeo. Noi, lattine che parlano.

1)I VESTITI: quanto dev’essere bello essere alte 170cm e poter indossare magnifici vestiti da sera e pantaloni aderenti? Per noi ragazze basse il vestiario è un tasto dolete, voglio dire, esistono le modelle alte belle gnocche e svedesi, le modelle per le taglie forti, potrebbero far sfilare anche le modelle per taglie bimbi? A noi i, vestiti da sera, non ci trasformano in Cenerentola, ma in abat-jour! I pantaloni aderenti non saranno mai aderenti perché, non importa se prendi la taglia perfetta, alla fine sulle caviglie ti ritroverai sempre dieci centimetri di rotolini indesiderati che si fanno la sembrare un rinoceronte africano.

2) GLI SCAFFALI: Si parla sia di scaffali del supermercato, sia della semplice credenza in cucina. Se mio padre è alto un metro e ottanta e mi mette la pasta in alto, io devo arrampicarmi sul lavandino per prepararmi il pranzo ! Inoltre, facciamo una petizione, battiamoci per un’altezza massima degli scaffali nei supermercati perché i biscotti in promozione sono sempre sull’ultimo ripiano e per arrivarci, ancora una volta, bisogna diventare dei gechi e iniziare a scalare le merendine senza far crollare tutto per terra o aspettare l’avvento di un commesso divino che ti dia una mano.

3) I MEZZI PUBBLICI: allora, allora, allora… immaginatevi la scena: metropolitana, luglio, caldo, tu puffo attaccato ad un palo e con la testa sotto l’ascella di un uomo di mezza età sudato. Ecco, questa è la giornata tipo delle nane che prendono la metro. O nel caso di ordinaria fortuna, quando per caso trovi posto a sedere, ecco che sembri sembri la bimba senza genitori che prende i mezzi da sola per la prima volta. Perché? Perché quando ti siedi, i tuoi piedini non arrivano a toccare per terra.

4) IN MACCHINA: se la macchina è condivisa, prima di partire, ci si mette sempre almeno un quarto d’ora per riadattare il sedile alla vostra “altezza” e, nonostante le trecento manovre e le ore perse a trovare la giusta posizione per poter guardare la strada e allo stesso tempo arrivare a schiacciare la frizione, il parasole COMUNQUE non arriverà a coprirvi dal sole che vi ritroverete puntualmente in faccia. Per non parlare poi se sei alla guida di una monovolume, sembri un fagiolo alla guida di un carro armato. Per non parlare del fatto che la cintura di sicurezza ti protegge solo il collo.

5) I CONCERTI: andare ai concerti è un’impresa che richiede molte energie in quanto, dal momento che sei alta quanto un carciofo, non vedrai nulla al di fuori del sedere dell’omone che ti sta davanti, quindi, per tutta la durata del concerto ti ritroverai a saltare come una mongoloide per ritagliarti quei poi centimetri di visuale che ti permetteranno di intravedere le scarpe di Beyoncé.

6) IN PISCINA: è inutile che nelle piscine pubbliche ci sia la zona “dove tutti toccano” perché non è vero ! O meglio – si è vero tocco – ma, stando sulle punte, l’acqua comunque mi arriva al naso… quindi tanto vale nuotare perché l’alternativa è l’apnea o l’annegamento simulato.

7) PER STRADA: quando esci con qualcuno più alto di te (cioè sempre) e all’improvviso quella che doveva essere una passeggiata si trasforma in una maratona perché, povere persone alte, non capiscono che un loro passo sono tre dei tuoi: loro camminano normalmente sulle loro gambe lunghe e tu stai dietro correndo sulle tue zampette da bassotto.

BONUS INDIGNAZIONE:

  • FOTO DI GRUPPO: puff…sparita! Questo è quello che succede quando si fa una foto di gruppo improvvisata con tanta gente. Tu, nana, puffa inutile, sei quella mezza-faccia storta che si vede sul fondo mentre stai cercando disperatamente di emergere stando sulle punte che neanche una ballerina della Scala.
  • LE PERSONE ALTE: so che voi individui fortunati avete sempre tanta voglia di prenderci in giro chiamandoci con nomi inutili tipo nana, puffa, minion, pulce, elfa, ecc…, e siete sempre tentati di appoggiarvi sulla nostra testa a mò di mobiletto o di bastone della vostra vecchiaia, ma non fatelo! Lo sappiamo che siamo piccoli, ma non c’è bisogno di ricordarcelo sempre.
  • SEI ALTO QUANTO UN BAMBINO DI QUINTA ELEMENTARE: cosa dire, sei alto come un bambino. Basta. Io stessa lo ammetto: compro i pigiami nel reparto bambino 9-12 anni ! 

Ecco, spero di aver fatto un po’ di giustizia per tutte noi ragazze basse costrette a vivere in un mondo che è stato mal progettato per noi.

Ovviamente ricordo che questo è un blog ironico e ricco di caricature e che non va preso troppo sul serio, anche perché chi lo scrive non è esattamente un genio, se però l’articolo vi è piaciuto condividetelo e lasciatemi un commento facendomi sapere voi cosa ne pensate o se avete consigli utili da darmi.

Un bacio grande a tutti gli amici del CHE BLOG !

Immagine in evidenza: https://www.105.net/news/tutto-news/193980/Ecco-perche-le-donne-basse-vivono.html