Di Laura Malinverno
Vendere tutto o continuare a fare teatro? Tornare al passato o guardare al futuro? Su queste domande si articola la trama di Teatro Carloni, divertente spettacolo proposto da «Noi per…», con la regia di Lidia Labianca, in occasione del quarantesimo anniversario di CAF, Onlus milanese che dal 1979 si prende cura di minori vittime di violenza e di famiglie in difficoltà, così da dare loro una seconda possibilità. «Noi per…» è una compagnia amatoriale, formata da genitori del Collegio San Carlo di Milano, che martedì 14 maggio ha debuttato al Teatro della Luna di Assago con il musical da loro creato e diretto, Teatro Carloni,appunto. Tutta la vicenda ruota intorno a un vecchio teatro ormai chiuso da anni, il Teatro Carloni, e al suo proprietario che, già con il contratto di vendita in mano, è assalito da dubbi e domande: vale davvero la pena vendere tutto? A fianco del protagonista, sono sulla scena una serie di personaggi che di dubbi non ne hanno: il teatro è la loro vita e va salvato. Questi personaggi non sono altro che le anime di coloro che a Teatro Carloni hanno dedicato la vita.

Costumisti, ballerine, bigliettai, truccatrici, tutti uniti per convincere il dubbioso protagonista che il mondo dello spettacolo e dei musical ha ancora molto da dare. Quale miglior modo di dimostrare che il teatro non è morto, se non mettendo in scena i migliori musicali hollywoodiani? Ed è così che il palco si anima a suon di musiche e balli. Da Dancing Queenai Blues Brotherssono una decina i musical che vengono omaggiati e che riescono a coinvolgere le centinaia di persone in sala. A questo punto il finale è scontato. La bellezza e l’energia del musical è troppo forte per far chiudere i battenti anche a un teatro sgangherato. Ed è così che il protagonista decide di strappare il contratto di vendita e di continuare a credere nel mondo del teatro. Perché scegliere di mettere in scena Teatro Carloniin occasione dei quarant’anni di CAF? Perché si vuole dimostrare che anche quando non si vede più il senso nelle cose, non si può escludere che queste nascondano qualcosa di bello. Dal 1979, CAF si prende cura di minori, allontanati dalle loro famiglie perché vittime di abusi e violenze. Obiettivo di CAF è evitare che la storia di questi bambini e ragazzi diventi per loro una condanna ed è qui che si inserisce l’attività di supporto, cura e accoglienza che da quarant’anni contraddistingue questa associazione.