Cari, anzi ormai carissimi, amici del CHE BLOG ! Penso di non aver bisogno di spiegare ulteriormente l’argomento.
Ormai qui si vive a pane ed ansia, su questo non ci piove. Siamo circondati dallo stress: il lavoro, l’università, i famigliari, le relazioni, oggi come oggi anche bere un bicchiere d’acqua crea ansia perché si perde tempo prezioso da dedicare al fatturato. Ma vi siete mai guardati attorno per evidenziare le varie categorie di persone ansiose? Ognuno infondo gestisce lo stress come può e nella mia breve vita ho assistito a tanti peculiari modi in cui le persone cercano di evitare (spesso in vano) l’esaurimento nervoso che li circonda come se fosse un aura mistica.
Quindi ecco per voi amici, quelli che per me sono le SETTE tipologie di persone ansiose.
1) LO SCLERATO: un cliché che tutti conoscono. É quella persona che nei momenti di stress diventa gestibile quanto un t-rex affamato, del tipo che se ti avvicini cortesemente a chiedere la spillatrice probabilmente riceverai un morso che ti strapperà via la giugulare prima ancora che tu possa aver finito la frase.
2) IL LOGORROICO: c’è anche chi in situazioni di difficoltà decide di adottare una tecnica di difesa animale piuttosto fastidiosa, la propria voce. Quelle persone che non lo fanno nemmeno a posta, ma ti iniziano a raccontare anche di quella volta che al supermercato sono riusciti a trovare una bustina di pinoli scontata al 10% pur di evitare l’argomento che li affligge.
3) IL LANCIATORE OLIMPIONICO: ogni tanto mi metto anche io in questa categoria di gente che inizia a lanciare attorno a se tutto quello che li capita a tiro. Un esempio: ti senti costipato mentalmente? prendi un evidenziatore che hai sulla scrivania e scaraventalo in mezzo alla stanza, vedrai che dopo circa quindici lanci inizierai a sentire un brividino lungo tutto l’alluce sinistro. Risultato? Non è cambiato assolutamente niente e la tua stanza è un macello peggio di prima.
4) GLI EREMITI: abbastanza simili sotto certi aspetti agli scleralti ma decisamente non uguali. Sono quelle persone che si isolano completamente da tutto il mondo civilizzato per passare il resto della loro esistenza in un universo parallelo da loro creato per evitare di prendere un machete nel mondo reale e ucciderci tutti. Una sorta di autoconservazione naturale su cui nessuno dovrebbe mai dissentire per la propria incolumità.
5) I MORTI DENTRO: e qui cari amici lettori mi ci metto dentro in pieno. Siamo quelle persone che nel profondo sanno di essere le più ansiose ma mai nella loro vita lo ammettono o lo danno a vedere a qualcuno. Quel che succede nella nostra testa è magico: di fatto moriamo dentro. Nel senso che reprimiamo nel profondo della nostra anima tutte le tensioni e gli stress che accumuliamo nella vita senza mai darlo a vedere agli altri (non chiedetemi il perché, siamo solo stupidi orgogliosi incapaci di chiedere aiuto). L’unico problema è che ad un certo punto il rischio è quello di diventare alla lunga estremamente violenti. Se uccideremo mai qualcuno nella nostra vita saprete il perché… una valvola di sfogo insomma !
6) I “CHE VITA DI ANSIA” : sono invece coloro che riescono davvero ad andare in ansia per qualsiasi cosa. Non so bene con quale patologia neuropsichiatrica siano nati ad essere sincera, sta di fatto che i loro nervi sono perennemente tesi. Persone stressate oltre ogni modo dalla vita, tanto che se chiedi loro come stanno la loro risposta sarà probabilmente “Voglio morire ora!”. Pensano mille volte tutti modi di sbagliare ogni singola azione della loro vita, come se decidere di prendere i piatti usa e getta di plastica blu o rossi possa fare la differenza tra la loro vita o la morte.
7) I SELVAGGI: infine troviamo i nostri amici Tarzan. No, non sto parlando di quelli che decidono di non depilarsi mai più per protesta contro il sistema sociale patriarcale della società odierna, ma di coloro che danno di matto ogni qual volta he qualcosa non va come vogliono loro… Avete mai notato delle persone che urlano e prendono a pugni un muro, così, all’improvviso? Beh sono loro i selvaggi, che evidentemente quella mattina hanno ricevuto al bar un caffè macchiato freddo anziché caldo.
Bene amici del CHE BLOG ! come sempre se l’articolo vi è piaciuto o vi vengono in mente altre categorie lasciatemi un commento qui sotto. Ricordo poi che questo è un blog per ridere e che le mie generalizzazioni non sono altro che un pretesto per far riaffiorare un po’ di sana autoironia. Apro ufficialmente un appello (o meglio una disperata richiesta d’aiuto) per i prossimi articoli del CHE BLOG! quindi via libera alle idee!
Un bacio a tutti gli amici del CHE BLOG !