The climatarian challenge – Un’app per salvare il pianeta

Immagine in evidenza di: www.vimeo.com

Nella pletora di applicazioni per smartphone, più o meno utili, ce n’è una che ha stuzzicato la mia sensibilità verso l’ambiente e in particolare sui cambiamenti climatici. Il nome è un po’ altisonante e si basa su un gioco di parole: the Climatarian Challenge, cioè la sfida del “climatariano”, qualcuno sensibile e attento ai problemi climatici. Ho scoperto questa app dopo aver visto il documentario di Leonardo Di CaprioBefore the flood”, un’ora e mezza in cui ho veramente capito che il clima si sta modificando, ora e realmente. Non si tratta più solo di teorie: il cambiamento c’è e si può toccare con mano, lo si può vedere nelle alluvioni sempre più frequenti, nelle estati torride, negli inverni troppo miti e senza precipitazioni. Di fronte a questi problemi, la prima domanda che mi è saltata in testa è stata “Io cosa posso fare?”. The Climatarian Challenge offre una risposta, qualcosa di concreto e di quotidiano. Ora vi spiego di cosa si tratta.

Come dice il nome, questa applicazione è una sfida, in particolare alle nostre abitudini alimentari. È necessario premettere che ciò che mangiamo, le nostre scelte, hanno un’impronta ecologica, cioè la loro produzione comporta una emissione di anidride carbonica. In poche parole, l’impatto ambientale della carne di manzo è maggiore rispetto a quello dei prodotti avicoli o vegetali. Ciò significa che per produrre la stessa quantità di cereali (o altri alimenti vegetali) e di carne, l’anidride carbonica emessa nel secondo caso è maggiore.

La sfida inizia con un piccolo “tesoretto” di 8000 punti-carbonio per 30 giorni, equivalenti a 80 kg di carbonio. Questi diminuiscono giorno dopo giorno in base alle scelte alimentari che facciamo e che l’app registra. Quindi, un pasto a base di carne di manzo avrà un impatto ambientale maggiore e “costerà” più punti carbonio di un pasto vegetariano. Lo scopo dichiarato di questa applicazione non è tanto quello di convincere le persone a evitare la carne, quanto quello di sensibilizzare ciascuno di noi sul footprint (letteralmente “l’impronta”) che le nostre scelte alimentari lasciano sull’ambiente. Quotidianamente, quindi, sarà possibile modificare le nostre abitudini, così da renderle più eco-compatibili e sostenibili.

A fianco di questa divertente, ma seria, iniziativa, possiamo fare alcune riflessioni su come il cibo che consumiamo venga prodotto. In primo luogo, vista la popolazione mondiale in crescita, in un futuro non molto lontano dovremmo produrre più cibo per soddisfare la domanda sempre crescente. Come molte ricerche scientifiche hanno dimostrato, l’approccio utilizzato finora – agricoltura e allevamento intensivinon possono più essere sostenibili. Quindi il cuore della questione non è la demonizzazione della carne, quasi fosse un male per l’ambiente, quanto il modo con cui essa viene prodotta. Per diventare ed essere davvero sostenibili, sono necessarie soluzioni e cambiamenti radicali nel modo di produrre il nostro cibo. In secondo luogo, l’iniziativa di Climatarian Challenge può portare un po’ più di consapevolezza in ciascuno di noi, renderci partecipi del cambiamento e comprendere che le nostre azioni, seppur piccole e limitate, hanno un impatto rilevante.

Invito tutti, quindi, a scaricare questa applicazione e provare a “giocare” con le proprie scelte alimentari. Io ho provato una certa soddisfazione a risparmiare chilogrammi di anidride carbonica e mi sono sentito parte di un progetto più grande, quello di salvaguardare l’unico posto dove possiamo vivere, la Terra.